L’Ordine degli Architetti di Torino dedica il suo impegno su più fronti per promuovere nuove opportunità professionali all’esterno per gli architetti.
L’Ordine degli Architetti di Torino dedica il suo impegno su più fronti per promuovere nuove opportunità professionali all’esterno per gli architetti.
POLITO Studio è il progetto di internazionalizzazione nato dalla collaborazione con il Politecnico di Torino con l’obiettivo di formare e di accompagnare professionisti e studenti all’interno dei mercati internazionali, in particolar modo nelle aree in cui il Politecnico conta su una presenza consolidata come Cina, America Latina e Africa.
Per favorire l’avvio di collaborazioni con l’estero, l’Ordine mette a disposizione degli iscritti il contratto tipo e il modello di preventivo professionale anche in lingua inglese.
Accedendo all’area riservata è possibile scaricare entrambi i documenti.
ArchEnglish i tre corsi FAD di inglese promossi dall’Ordine e dalla Fondazione dedicati ai temi dell’architettura: tre opportunità per tre livelli di conoscenza della lingua per acquisire i termini tecnici della professione e migliorare le proprie competenze:
Nato su iniziativa del focus group OAT Rete nazionale e internazionale, il database consente di consultare il portfolio degli architetti iscritti all’Albo di Torino.
Per i professionisti torinesi si tratta di una preziosa occasione per mettere in risalto le proprie competenze ed esperienze, aprendosi a nuove opportunità professionali.
Per i committenti (pubblici o privati) si propone invece come pratico strumento per individuare il progettista idoneo alle proprie esigenze, scegliendo tra diversi parametri di ricerca come il campo di specializzazione, il ruolo professionale o le competenze linguistiche richieste.
Lavorare in contesti culturali diversi non è sempre facile, per questo il Consiglio Nazionale degli Architetti ha pubblicato la guida Lavorare all’estero a cura del suo Dipartimento Esteri.
Il documento è rivolto agli architetti italiani che intendono lavorare all’estero e sarà costantemente aggiornata e arricchita nel tempo, anche con l’aiuto degli iscritti agli ordini provinciali, in particolare di quelli che lavorano o hanno lavorato all’estero e che vorranno condividere le proprie esperienze.
Chi desidera progettare oltre confine non può fare a meno di consultare con regolarità il sito del Consiglio degli Architetti d’Europa CAE (Architects’ Council of Europe – ACE), l’organizzazione con sede a Bruxelles che rappresenta la professione nel continente. Composta dagli organi rappresentativi nazionali regolamentari e professionali dei Paesi UE, della Svizzera e della Norvegia, il CAE conta circa 480.000 architetti e costituisce un’importante finestra sull’Europa che monitora costantemente l’accesso alla professione (formazione, qualifiche e tirocinio), le pratiche della professione (servizi del mercato interno, accordi bilaterali, sicurezza, appalti e concorsi) e il rapporto architettura / qualità della vita (architettura sostenibile, residenza sociale, temi urbani e ricerca).
È il titolo della newsletter del Dipartimento di Internazionalizzazione della Fondazione Inarcassa, uno strumento operativo per agevolare i professionisti e le aziende che vogliono sviluppare la propria attività negli Emirati. Ogni mese la newsletter approfondisce progetti ancora su carta o già realizzati, iniziative in programma ed esperienze di professionisti, spaziando dai temi più tecnici a quelli più creativi.
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