Architetture rivelate 2007

Piazza Giovanni XXIII, Torino
Progetto: Leonardo Mosso, Nicola Mosso
Anno: 1957
Motivazione: quest’opera si segnala per l’originale interpretazione espressionista, per l’uso suggestivo della luce, memore di tradizioni storiche che propongono uno spazio della spiritualità e un elemento di qualificazione di una parte della città.

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Corso Sebastopoli 81 / Corso Galileo Ferraris 266
Progetto: Agostino Magnaghi, Francesco Barrera, Carlo Fucini, Luc Plamondon
Anno: 2005
Motivazione: nell’ambito del recupero di una architettura industriale il progetto si segnala per il rispetto della preesistenza, per la funzionale reinterpretazione degli spazi, per la cura esecutiva delle soluzioni impiantistiche e tecnologiche.

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Via Palladio 5, Torino
Progetto: Edoardo Comoglio
Anno: 1991
Motivazione: l’opera rispetta il delicato contesto ambientale, reinterpreta il tema del condominio con soluzioni tipologiche e cura di dettaglio che fanno del verde e del paesaggio i protagonisti del progetto.

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Corso Marconi 35, Torino
Progetto Giovanni Torretta, Gianfranco Casotto | Collaboratore Claudio Perino
Anno: 1995
Motivazione: il tema dell’inserimento di un tassello contemporaneo in un contesto storico è qui risolto con garbo e attenzione integrando riferimenti al passato e soluzioni tecnologiche aggiornate.

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Piazza Derna 215, Torino
Progetto: Mario Vay
Anno: 1987
Motivazione: espressione di una sensibile riflessione sulla condizione dell’abitare e sulla socialità nelle soluzioni per il commercio, il progetto, anche attraverso l’uso del verde, si pone come polo emergente in un contesto di scarsa qualità urbana.

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Via Nazioni Unite 20, Collegno
Progetto: Jacopo Testa, Andrea Veglia
Anno: 2004
Motivazione: il difficile approccio all’edificio produttivo è risolto con una specifica attenzione agli aspetti della sostenibilità costruttiva e del risparmio energetico con interessanti risultati di essenzialità formale.

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Strada Caselle 63, Leinì
Progetto: Marco Verrando
Anno: 2007
Motivazione: nell’ambito della ricerca di un’immagine attrattiva per il commercio e l’impresa il progetto propone soluzioni compositive e tecnologiche che qualificano un contesto di fragile urbanizzazione.

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Via Torino 36, Ivrea
Progetto: Mariangela Angelico, Antonio Cinotto, Anna Maria Gillio, Luca Marraghini, Anna Menaldo (FFWD architettura)
Anno: 2005
Motivazione: il tema, spesso banalizzato, del condominio è interpretato qui con una coraggiosa ricerca sui volumi, sui colori, sui materiali.

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Corso Francia 32, Collegno
Progetto: Sergio Porcellini
Anno: 2003
Motivazione: il notevole complesso residenziale viene risolto con inediti movimenti di volume, inserimento di verande, attenzione al dettaglio costruttivo e all’uso originale del laterizio che producono un effetto di smaterializzazione e sollecitano una fruizione totale dell’edificio.

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Via Osservatorio, Pino Torinese
Progetto: Loredana Dionigio, Giancarlo Gonnet
Anno: 2007
Motivazione: l’originale edificio si inserisce con rispetto nel paesaggio della collina torinese e propone un percorso di visita che coinvolge lo spettatore attraverso esperienze interattive.

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Corso Massimo d’Azeglio 21, Torino
Progetto: Laura Petrazzini | Collaboratore: Corrado Levi
Anno: 1971
Motivazione: uno dei più interessanti progetti del secondo dopoguerra che testimonia la continuità della ricerca razionalista sottolineata dalla espressività del cemento armato lasciato a vista, dalla essenzialità del disegno e dalla aggiornata ricerca tecnologica.

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Via Nizza 230 int. 14, Torino
Progetto: Gustavo Ambrosini, Cristiana Catino, Paola Gatti, Carlo Grometto, Mauro Penna (Negozio Blu Architetti Associati), Giovanni Bartoli | Collaboratore Maurizio Bussone (Negozio Blu Architetti Associati)
Anno: 2007
Motivazione: nell’ambito della riqualificazione del patrimonio industriale storico, il progetto reinterpreta in senso urbano e sociale i manufatti preesistenti con attenzione alla loro rifunzionalizzazione compatibile.

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Piazza Borgo Dora 61, Torino
Progetto: Eraldo Comoglio, Giorgio Comoglio
Anno: 2002
Motivazione: nell’ambito del complesso progetto di riqualificazione di un edificio abbandonato, l’opera realizza uno spazio di accoglienza e di distribuzione per il pubblico, inserendo con sensibilità nuovi elementi architettonici e creando con la luce, il verde e l’acqua un equilibrato rapporto con la preesistenza.

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sezione “giovani”: Maria Claudia Casetta, Raffaele Francone, Roberta Ingaramo, Alessandra Leone, Emilio Melgara, Diego Romaldi, Ivano Talmon
sezione “intermedi”: Franco Fusari, Guido Montanari, Sergio Jaretti Sodano, Elena di Rovasenda, Valerio Sticca
sezione “decani”: Alessandro Caimi, Paride Strobino, Gian Pio Zuccotti (Presidente).