Giovedì 26 novembre 2015
L’esperienza del Comune di Torino nel processo di costruzione del PEBA e nella formazione dei tecnici
ore 14.00-16.00
A cura del focus group “Non libera” professione
Il DPR 503/96 impone di intervenire con l’abbattimento delle barriere architettoniche anche nello spazio pubblico. Nel 2009 lo stato italiano recepisce la convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Queste due date determinano un cambiamento di registro nella consuetudine del progetto di abbattimento delle barriere architettoniche introducendo nella cultura del progetto il concetto di universal design. Inclusività, trasversalità e accessibilità per tutti diventano i cardini di un nuovo modo di pensare edifici e spazio urbano. Da qui la necessità di stesura di un piano per l’accessibilità (il PEBA) anche per Torino e di un’urgente formazione dei tecnici indirizzata verso lo sviluppo di nuove sensibilità.
Cosa cambia in Piemonte con l’entrata in vigore dei decreti attuativi della L. 90/2013 “Requisiti minimi e certificazione energetica”
ore 17.00-19.00
A cura del focus group Sostenibilità ed energia
I recenti “decreti requisiti”, del 26 giugno 2015, attuativi della Direttiva 2010/31/UE, in vigore dal 1° ottobre 2015, comportano un’ulteriore e profonda modifica dell’impianto normativo nazionale. Il Piemonte ha abrogato la LR 13/2007 e si pone nelle stesse condizioni di tutte le altre Regioni che non hanno mai legiferato in materia energetica, applicando le norme nazionali.
L’incontro mira a individuare le criticità interpretative del nuovo apparato legislativo alla luce di quanto il Piemonte ha fatto autonomamente in questi 10 anni e delle norme regionali che permangono (DGR 46-11968): azione progettuale in relazione alla L. 10/199 e azione certificatoria in funzione della nuova APE su edifici esistenti o nuovi.
Venerdì 27 novembre 2015
Le responsabilità del CTU e del CTP
ore 11.00-13.00
A cura del focus group CTU, mediazione, protezione civile
Cosa è ammesso e cosa non è consentito fare ai CTP ed ai CTU? Partendo da dubbi e da casi esclusivamente tecnici vengono condivise le esperienze di consulenti con la finalità di instaurare un processo virtuoso che permetta di apprendere dalla competenza dei colleghi e ridurre la possibilità di incorrere in dinamiche perniciose.
La volontà è quella di interessare tutte le forme di consulenza giudiziaria che si tratti di CTU in ATP, di CTU in causa di merito, di perizia estimativa (anche alla luce di quanto previsto dalla legge 132/2015) o di prestazione in qualità di tecnico ausiliario a supporto della CTU.
Rigenerazione dei centri urbani storici, tra conservazione e innovazione
ore 14.00-16.00
A cura del focus group Pianificazione del paesaggio e VAS
La cultura di tutela e salvaguardia del patrimonio storico, architettonico e insediativo, è volta ad un importante lavoro di mantenimento dei caratteri costruttivi e architettonici locali, nell’obiettivo di preservare il valore testimoniale di tale patrimonio. Iter procedurali autorizzativi e pianificazione di tipo normativo – prescrittivo sono gli strumenti utilizzati per raggiungere gli obiettivi di tutela. Poco spazio è lasciato alla ricerca architettonica.
Quali potrebbero essere gli strumenti per conciliare le diverse espressioni del progetto di recupero e valorizzazione del patrimonio storico? Quali opportunità e quali rischi.
Sicurezza e manutenzione: quali le competenze oggi per una nuova figura domani e quali le opportunità per un “riconoscimento formale” della propria professionalità?
ore 17.00-19.00
A cura del focus group Sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro
La manutenzione è oggi argomento di sempre maggiore attualità per il filo che la lega ad ambiente e sicurezza, e quindi all’etica di una società. Relativamente al costruito, emerge con un’immagine negativa perché si parla di “mancata manutenzione”, quando occorre individuare cause e responsabilità di eventi dannosi. Il panorama normativo e di buone prassi è molto nutrito, un po’ meno sulle competenze che devono avere le figure preposte (di coordinamento e operative) per offrire/coordinare servizi di qualità.
Stabilimento o territorio, privato o pubblico, diverse sono cultura e attenzione alla manutenzione.
Il facility manager può essere la figura che risponde alle esigenze “polifunzionali” del mercato e diventa opportunità professionale nuova per gli architetti? Come qualificare le professioni “non formali”?
Sabato 28 novembre 2015
Disposizioni in materia di tutela del patrimonio architettonico e mitigazione del rischio sismico. Esempi pratici di intervento di miglioramento sismico di un edificio
ore 11.00-13.00
A cura dei focus group Conservazione, riuso, restauro e Strutture
Modalità di attuazione della normativa sugli edifici esistenti e sugli edifici vincolati, la direttiva DPCM 9 febbraio 2011 e la Circolare 15/2015 del MiBACT con la scheda sinottica dell’intervento da allegare alle richieste di pareri o autorizzazioni dal 1° settembre 2015 per gli edifici vincolati. Si presenteranno uno più interventi di miglioramento sismico di un edificio esistente. I partecipanti verranno stimolati da domande poste sia dal pubblico presente che dai moderatori presenti.
ore 14.00-16.00
A cura del focus group Qualità e promozione del progetto
La trasformazione dell’area urbana di Mirafiori a Torino è stata negli ultimi mesi oggetto di grande attenzione: un intenso percorso di accompagnamento partecipato alle trasformazioni degli ex stabilimenti FIAT che ha coinvolto l’identità del quartiere, un concorso di idee che si propone di fondare in quest’area un “polo di attrazione e aggregazione, propulsore di sviluppo e fucina di creatività”, la nostalgia e l’ossessione per questi luoghi che sono la base del racconto del recente film di Stefano Di Polito “Mirafiori Lunapark”. Il dibattito sul futuro delle aree industriali dismesse è sempre vivo e si rinnova, puntando sulla dinamica dei processi più che sulle destinazioni definitive.
La figura dell’architetto nel mondo: quali prospettive? Esperienze dirette
ore 17.00-19.00
A cura del focus group Rete nazionale ed internazionale
Parlare di internazionalizzazione della professione dell’architetto è d’obbligo: per superare la crisi bisogna internazionalizzare! Ma come? Lo chiediamo a colleghi professionisti italiani che hanno avuto modo di lavorare anche per brevi periodi all’estero o stanno costruendo la loro carriera al di fuori dell’Italia e hanno deciso di condividere la loro esperienza.