Venerdì 20 ottobre 2017 ore 9.30-18.30
Sabato 21 ottobre 2017 ore 9.30-13.30
Ordine Architetti Torino
Via Giovanni Giolitti 1, Torino
L’arco alpino rappresenta un’affascinante sfida per gli architetti che, dalle prime sperimentazioni del moderno fino alle più recenti esperienze contemporanee, sono alla ricerca di approcci progettuali capaci di dialogare con i diversi contesti d’alta quota.
Ma come si sta evolvendo il paesaggio alpino? Come è possibile leggere le differenti realtà al suo interno e come queste possono condizionare lo sviluppo di linguaggi architettonici?
Per rispondere a queste domande l’Ordine e la Fondazione propongono il 20 e il 21 ottobre 2017 il corso Costruire le Alpi. Esperienze e approcci progettuali per l’architettura di montagna, curato da Alberto Winterle. Architetto trentino e già presidente dell’Ordine di Trento, Winterle è alla guida di Architetti Arco Alpino, l’associazione cui fa parte anche l’Ordine di Torino e che dal 2016 promuove sinergie tra gli Ordini territoriali di riferimento, con l’obiettivo di dare vita a iniziative sulle tematiche culturali e professionali con rilevante caratterizzazione alpina.
Durante le 12 ore del corso il tema sarà indagato sia teoricamente, attraverso gli interventi di docenti esperti in materia, sia in modo più pragmatico, grazie al racconto di architetti autori di interessanti progetti in alta quota.
Si inizierà venerdì 20 ottobre con l’introduzione di Alberto Winterle, cui seguirà un focus da parte di Antonio de Rossi (architetto e docente presso il Politecnico di Torino) sulla costruzione di paesaggi, infrastrutture e architetture in epoca moderna. Sui diversi contesti e temi progettuali dell’architettura alpina si concentrerà invece Sebastiano Brandolini, architetto e docente presso l’ETH di Zurigo, cui seguirà la presentazione da parte di Enrico Scaramellini di alcuni progetti realizzati dal suo studio ES architetti, tra cui Wardrobe in the landscape e casa FD.
La giornata di sabato 21 ottobre sarà invece scandita dagli interventi di Luciano Bolzoni, architetto e direttore dell’officina culturale Alpes che approfondirà l’architettura alpina del ‘900 e di Matteo Scagnol, cofondatore di MoDus Architects; il rifugio del ponte di ghiaccio (BZ), il rifugio di Vigevano (VC), casa atelier Kostner e maso Landman (BZ) sono i quattro progetti che approfondirà.
Per la partecipazione all’incontro è previsto il riconoscimento di 12 crediti formativi.
Per tutti i dettagli del programma, la quota e le modalità di iscrizione vai alla pagina dedicata.