Lo spazio nel tempo e nel cinema
Venerdì 3 luglio 2015 ore 17.00
Sala Infernotti Ospedale San Giovanni Vecchio
Via Cavour 31, Torino
L’architettura attinge da diverse discipline, sconfinare in altre materie è necessario. Due dottorandi interpretano lo spazio con teorie e obiettivi differenti da quelli dell’architetto.
Elena Corniolo, dottoranda in Scienze archeologiche, storiche e storico-artistiche presso l’Università degli Studi di Torino, ha esposto la sua ricerca relativa al “Patrimonio e clientele di Sant’Orso. Aosta e il suo territorio tra XII e XIII secolo”, il cartolario di Sant’Orso si è rivelato un ottimo strumento per analizzare l’interazione della collegiata con lo spazio e la società valdostana dei secoli XII – XIII permettendo di scorgere dinamiche politico-sociali e delineando una topografia dell’espansione molto definita.
Giulio Piatti, dottorando in scienze filosofico-sociali presso l’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, in cotutela con l’Università di Toulouse ha invece presentato uno studio intitolato “Il paesaggio nel cinema di Michelangelo Antonioni” in cui applicando le teorie di Deleuze si ritrova nella poetica del regista la tendenza a svuotare gli spazi lasciando emergere una potenza del vuoto intensamente espressiva, lo studio indaga il ruolo del paesaggio nell’opera di Antonioni da un punto di vista estetico-filosofico.
Cantieri e natura
Giovedì 28 maggio 2015 ore 19.30
Cascina Roccafranca, Salone delle feste
Via Edoardo Rubino 45, Torino
In che modo l’architettura può trasformarsi per affrontare contesti ambientali difficili come il territorio alpino in cui la velocità, l’alta efficienza energetica e l’attenzione all’impatto ambientale sono fondamentali? Può creare strutture in grado di unire due lembi di terra attraverso percorsi pedonali sospesi?
Luca Gentilcore della realtà LEAPfactory di Torino ha raccontato l’attività del suo studio che ricerca di sistemi costruttivi in grado di superare gli ostacoli imposti dal territorio alpino, grazie a LEAPs1 lo studio ha previsto la realizzazione dell’opera a valle per poi elitrasportarla in alta quota, limitando così le operazioni da effettuare sul posto.
Agata Alcaraz ha invece presentato El Valle Trenzado, una realizzazione architettonica e paesaggistica del Grupo Aranea che unisce le due parti del comune di Elche, in Spagna, separate da una gravina di 40 metri scavata dal fiume Vinalopò. Il progetto ha dato luce a percorsi pedonali sospesi anche grazie al coinvolgimento dei cittadini, che hanno individuato quali fossero le migliori connessioni in grado di rispondere agli usi e agli interessi più sentiti.
Design for all
Giovedì 26 marzo 2015 ore 19.00
Cascina Roccafranca, Salone delle feste
Via Edoardo Rubino 45, Torino
Qual è lo stato dell’arte della “progettazione olistica” che sottende il social design? Quali casi torinesi possono essere presi come esempi virtuosi di progettazione socialmente inclusiva? Ne hanno discusso l’architetto Giulia Mezzalama che ha raccontato l’esperienza del progetto culturale e didattico di cui è coordinatrice, MinD – Mad in Design, e la psicologa e psicoterapeuta Elisabetta Torchio, responsabile della Sartoria L’Orlando Furioso – Un Progetto per Ricucire: un laboratorio che utilizza la creatività e la formazione come percorso riabilitativo per donne con difficoltà psichiche, con l’obiettivo di offrire nuove opportunità sociali e lavorative.