Le comunità energetica rinnovabili sono associazioni tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali o piccole e medie imprese che scelgono di unire le forze per dotarsi di uno o più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.
Un nuovo modello di consumo, condivisione e di produzione di energia pulita di tipo bottom-up che prevede il coinvolgimento di cittadini attivi e la realizzazione di impianti di piccola e media dimensione.
Costruibili sia in contesti rurali che nei quartieri urbani, le comunità energetiche rinnovabili costituiscono importanti vantaggi su più fronti: garantiscono in un minor impatto ambientale rappresentano una fonte alternativa e un miglior controllo contro le perdite di rete e benefici economici derivanti dagli incentivi, il tutto condiviso all’interno della comunità per un impatto sociale positivo.
Vantaggi che alimentano la previsione dell’ENEA secondo la quale entro il 2050 solo in Europa saranno 264 milioni i cittadini che si uniranno come prosumer (produttori-consumatori), generando fino al 45% dell’elettricità rinnovabile complessiva.
Un mercato in forte via di espansione che, anche se in ritardo rispetto al contesto internazionale, inizia a crescere anche in Italia: secondo Legambiente infatti sono circa 20 le comunità energetiche già in attività al 2021, alle quali si aggiungono numerosi progetti ancora su carta o in via di realizzazione.
Alla luce degli incentivi previsti dal Gestore dei servizi energetici (GEA) e dal PNRR, le comunità energetiche rinnovabili si prefigurano come importante opportunità per la professione, riservando ai progettisti ruoli chiave che spaziano dal dimensionamento all’integrazione architettonica degli impianti, dal coinvolgimento dei cittadini alla gestione della CER.
Per supportare gli architetti che desiderano entrare nel mondo delle CER, il 24 ottobre l’Ordine propone l’incontro in webinar La comunità energetica rinnovabile (4 CFP): quattro ore per affrontare i principali aspetti tecnici, procedurali e legali che dovranno essere presi in considerazione nella progettazione, realizzazione e gestione di una CER, analizzando come massimizzare il più possibile gli incentivi a disposizione e mettendo a confronto i casi studio più virtuosi a livello nazionale.