Tre anni di concorsi

3000 progetti in 3 anni. Tradotto in giorni, quasi un progetto ogni 24 ore. È il ritmo incoraggiante registrato dal settore dei concorsi di architettura nell’ultimo triennio in tutta Italia, così come è emerso dal recente incontro dell’Ordine Architetti di Milano con il Consiglio Nazionale Architetti cui ha preso parte anche l’Ordine degli Architetti di Torino.

Dalla piattaforma del CNAPPC si contano 60 concorsi conclusi al primo grado in tre anni, 30 dei quali previsti nel 2021 con una concentrazione al Centro (36,92%) e con numeri importanti anche al Sud (26,15%). In totale si parla di quasi 3mila progetti per oltre 760 milioni di euro di opere, il cui 65% riguarda iniziative di riuso. Complessivamente i concorsi hanno riguardato per il 52% edifici, per il 32% aree urbane e per il 16% infrastrutture.

Dati che confermano la forza di questo strumento aperto, trasparente, anonimo e vantaggioso, capace di restituire centralità al progetto nei processi di trasformazione del territorio, garantendone qualità e meritocrazia. Si tratta di un valore culturale giunto oggi a numeri importanti grazie all’impegno costante di numerosi Ordini della Penisola.

Un trend positivo che si conferma tale anche sul nostro territorio” spiega Maria Cristina Milanese, presidente dell’Ordine Architetti Torino “dove l’Ordine e la Fondazione per l’architettura da anni si fanno promotori della diffusione del concorso di architettura, strumento di qualità a garanzia di una trasformazione di qualità del territorio”.

Nel dettaglio, la Fondazione per l’architettura / Torino fornisce un servizio di consulenza agli enti banditori, pubblici e privati, per il corretto utilizzo del concorso attraverso un Ufficio Concorsi che segue le fasi strategiche di un bando, dalla stesura alla scelta della piattaforma, dal supporto alla giuria alla comunicazione. Dal 2005 ad oggi la Fondazione ha programmato con successo oltre 40 bandi tra concorsi di idee e di progettazione a tema urbanistico, paesaggistico, architettonico o culturale attraverso collaborazioni in ambito pubblico e privato.

Tra i prossimi obiettivi dell’Ordine e della Fondazione” prosegue Maria Cristina Milanese “quello di diffondere e incentivare lo strumento del concorso di architettura nel settore privato”.

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