Mercoledì 23 giugno si è insediato il nuovo Consiglio dell’Ordine Architetti Torino che sarà in carica per il mandato 2021-2025.
La nomina di presidente è assegnata a Maria Cristina Milanese. A Gabriella Gedda la vicepresidenza, a Paolo Giordano la segreteria e ad Andrea Maria Colarelli la tesoreria.
La dichiarazione della neo presidente Maria Cristina Milanese:
“L’emozione è tanta, quanto la voglia di poter fare bene e di lavorare per tutta la comunità degli architetti.
Vorrei innanzitutto ringraziare la mia famiglia, che mi ha supportato in questo percorso, oltre a tutti i nostri sostenitori, che hanno creduto nel nostro progetto, regalandoci questo esito.
Assieme all’amica Gabriella Gedda anche lei nel precedente Consiglio, abbiamo voluto creare una nuova lista, che fosse più affine alle nostre idee.
Abbiamo creato una squadra affiatata, costituita da architetti liberi professionisti, dipendenti, imprenditori e progettisti di qualità, riservando un’attenzione particolare ai giovani, condividendo un programma, ascoltando tutti gli interpellati e, infine, abbiamo iniziato la campagna elettorale proponendoci agli iscritti, vincendo!
Il nostro intento è stato quello di rivolgerci, oltre che agli architetti torinesi, ai colleghi dislocati sul territorio, dall’alto Canavese al Pinerolese, dall’alta Val Susa al Chierese e al Carmagnolese.
Vogliamo essere un Ordine più trasparente, più aperto ed inclusivo, che possa aiutare gli architetti nello svolgimento della propria professione.
Desideriamo che l’architetto riacquisti l’importanza che merita nella società, che possa dare il proprio contributo tecnico e culturale, che sia generatore di processi e di visioni.
Le azioni che questo Consiglio metterà in campo ruotano attorno alle parole chiave della campagna elettorale:
- Comunità, perché solo attraverso il dialogo tra gli iscritti e altri soggetti, quali Istituzioni, Enti, Associazioni, altri Ordini professionali., ecc., è possibile trovare soluzioni condivise per il bene della collettività;
- Focus Group Territoriali, ovvero gruppi di lavoro, che coinvolgano gli iscritti di tutta l’Area Metropolitana di Torino, per aumentare la partecipazione agli incontri da parte dei tanti colleghi spesso estromessi per difficoltà a raggiungere la sede centrale;
- Trasparenza, sia attraverso l’inedita proposta dei Consigli Straordinari aperti agli iscritti, al fine che possa essere aumentata la partecipazione alla vita ordinistica, sia promuovendo momenti di confronto attraverso opportuni incontri in presenza o in modalità online;
- Qualità del progetto in senso lato, in quanto la figura dell’architetto, che per attitudine e formazione è tra le più versatili tra quelle della libera professione. Il suo approccio più autentico è diviso tra sapere tecnico e cultura umanistica;
- Sinergia con il CdA di Fondazione per l’Architettura per lavorare con scelte condivise per promuovere l’architettura e il ruolo dell’architetto;
Infine, ma non ultima un’attenzione particolare ritengo debba essere riservata al Lavoro; il momento storico che stiamo attraversando è molto complesso e difficile: usciamo da un anno di lockdown, di fermo cantieri e uffici, con una committenza preoccupata ad investire, nonostante le agevolazioni fiscali. Queste, che dovevano trainare il mondo delle costruzioni e quello professionale, sono in gran parte in scadenza e si attuano attraverso meccanismi farraginosi, con norme di difficile interpretazione e procedure talvolta faticosamente attuabili o che espongono il professionista, il tecnico comunale, le Imprese e il Committente ad inevitabili errori e conseguenti responsabilità.
Nonostante questa criticità sono ottimista. Questo Consiglio, supportato dall’impegno di chi vorrà aiutarlo, lavorerà affinché l’architetto venga riconosciuto quale attore a garanzia della qualità e del valore culturale del progetto“.
Maria Cristina Milanese
Presidente Ordine Architetti PPC di Torino