Il disegno di legge di eliminazione della prova dell’Esame di Stato è tra i temi presenti nel PNRR. Le riflessioni della presidente Cristina Coscia su questo importante momento di passaggio verso la professione che necessita di una riforma urgente, guardando all’estero e seguendo la traiettoria tracciata a livello nazionale.
Care Colleghe, cari Colleghi,
è chiaro che nei prossimi mesi l’attenzione degli ordini e del mondo professionale sarà e dovrà essere focalizzata su molti dei temi presenti nel PNRR, il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza.
Tra i molteplici temi spesso richiamati in più sedi mi preme segnalarne uno, apparentemente “periferico”, ma che ha destato allarme poiché di fortissimo impatto sulla categoria degli architetti e su quella che è la filiera che parte da istruzione e formazione universitaria, passando per la costruzione delle competenze, fino al momento cruciale di accesso alla professione: il disegno di legge di eliminazione della prova dell’Esame di Stato. Come segnalato anche nell’editoriale del Sole24Ore del 3 maggio 2021, anche il PNRR sposa la proposta del Ddl Manfredi ovvero unire Esame di Stato e tesi per un “accesso veloce” alla professione.
L’Esame di Stato è stato sempre considerato un tassello fondamentale nei ragionamenti di accompagnamento al lavoro e di accesso alla professione, ma da molto tempo si ritiene che, nella modalità attuale di svolgimento, rappresenti una forma obsoleta, anacronistica e assolutamente non funzionante né per i laureati che affrontano la prova, né per i professionisti che devono fare una selezione. Oltretutto, lo svolgimento non tiene conto dell’importanza degli strumenti digitali, ormai fondamentali nella pratica professionale attuale. Numerose analisi sui trend di successo evidenziano inoltre tassi bassi con entità differenti rispetto alle sedi territoriali. Da una parte, questo momento di selezione è ritenuto ineludibile, momento di passaggio che tiene conto delle responsabilità che sancisce l’entrata nel mondo del lavoro, sia come liberi professionisti che in qualità di dipendenti. Dall’altra, è anche vero che tale prova evidenzia numerose criticità e necessita di una riforma urgente. Tale riforma da definire guardando sia a quanto da anni avviene all’estero, ma soprattutto alla traiettoria tracciata a livello nazionale.
Il Dipartimento Università, Esami di Stato e Tirocinio del CNAPPC nel corso del mandato 2016-2021 ha avviato un Piano di Azione con una cabina di regia nello SOA (Spazio Orientamento Architettura) alle cui attività l’Ordine di Torino ha partecipato come componente per definire un nuovo modello di relazione tra formazione universitaria, tirocinio, esami di stato, esercizio della professione, aggiornamento e sviluppo professionale continuo e per promuovere forme di collaborazione tra MIUR, Università, CNAPPC e Ordini in materia di informazione, orientamento, formazione, cultura e comunicazione attinenti all’architettura.
È su tale percorso tracciato dal CNAPPC e secondo le indicazioni del DPR 328/2001 e la nota MIUR del 28 maggio 2002 n.2126 che l’Ordine di Torino sta lavorando dal 2019 con molteplici e frequenti incontri intercorsi fino ad oggi (e sospesi temporaneamente nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria) in piena sinergia con il Politecnico di Torino e i suoi due dipartimenti DAD e DIST e con gli Ordini della Federazione regionale, per portare a compimento il progetto di riforma dell’Esame di Stato che prevede, per i laureati presso il Politecnico di Torino, la sostituzione della prova grafica con un tirocinio professionalizzante remunerato post lauream di 900 ore presso studi e/o enti pubblici del Piemonte e della Valle d’Aosta. La premessa è che l’Esame di Stato a ridosso della laurea, oltre che aver diluito il suo valore di reale verifica delle capacità e conoscenze acquisite durante il percorso formativo, non è preceduto da un adeguato tirocinio professionale post laurea e il mondo professionale, chiamato alla verifica dei requisiti di base prima dell’accesso alla professione, non ha, come invece sembrerebbe logico, il pieno controllo sul suo espletamento.
Ad oggi, dunque, grazie all’azione di accompagnamento di un Tavolo Tecnico Congiunto con alcune rappresentanze di OATO e del Politecnico di Torino, i Dipartimenti DAD e DIST e l’Ufficio Stage & Job Placement- Career Service e al Tavolo di confronto tra gli Ordini della Federazione regionale, posso annunciarvi che siamo giunti alla dirittura d’arrivo di tale Progetto. Infatti, in questi mesi del 2021, sono stati definiti la cornice organizzativa, i ruoli, le responsabilità, le risorse umane e finanziarie, le tempistiche e l’apparato informatico di supporto; i tempi sono dunque maturi per procedere alla stesura definitiva della Convenzione quadro di accordo e del Regolamento attuativo, che, non appena predisposti, saranno sottoposti all’approvazione formale di tutte le Parti coinvolte. State pronti per i prossimi aggiornamenti.
Cristina Coscia
Presidente Ordine Architetti PPC Torino