Se ne parla molto poco in fase progettuale e il problema viene affrontato solo quando diventa oggetto di sanzioni: eppure, quello della presenza degli alberi nelle aree di lavori edili è una questione particolarmente delicata e andrebbe presa in considerazione fin dalle prime fasi di allestimento di un cantiere. Al fine di sensibilizzare e informare adeguatamente architetti e ingegneri sul tema, nel mese di aprile terremo un corso da 8 CFP intitolato Alberi e cantieri: un rapporto conflittuale? Proprio con questa domanda è iniziata la nostra intervista a Carmelo Fruscione, agronomo e referente scientifico del corso.
“Sì, il rapporto tra alberi e cantieri è da sempre conflittuale – ci spiega – e questo perché chi realizza un’opera raramente conosce i bisogni di esseri viventi quali sono le piante: la fisiologia, lo sviluppo radicale, il volume dinamico di una chioma, le caratteristiche necessarie agli spazi vitali”.
Le attività svolte in un cantiere, tuttavia, possono causare gravi danni agli alberi presenti nell’area di lavoro e nelle immediate vicinanze, che vanno dai rami spezzati e i danni al tronco fino alle lesioni irreparabili all’apparato radicale dovute a scavi o alterazioni del terreno. “L’unico modo per superare la dicotomia albero/cantiere è acquisire le giuste conoscenze in merito, in modo da agire consapevolmente nella progettazione e nella gestione dei lavori, riuscendo anche a monitorare l’efficacia delle misure di salvaguardia”.
Il tema è più che mai attuale: la presenza degli alberi rappresenta un patrimonio condiviso, così come dimostra il prolificare di studi sui benefici del verde. Possedere le giuste competenze quando si affrontano lavori a contatto con le piante costituisce una necessità, considerando che, come conclude Fruscione, “progettare in maniera integrata è fondamentale per mitigare i cambiamenti climatici”.
Il corso Alberi e cantieri avrà luogo nei pomeriggi di lunedì 20 e 27 aprile 2020 e, oltre ad analizzare la presenza degli alberi negli ambienti antropizzati, tratterà anche alcuni casi studio relativi a cantieri privati e grandi opere del nostro territorio.