Anche quest’anno protagonisti di Restructura sono stati gli incontri formativi curati dai focus group. Abbiamo chiesto ad Andrea Muzio, coordinatore generale dei focus group, e a Elisabetta Mazzola, referente esterno di indirizzo, un commento sulla nostra partecipazione al Salone dedicato all’edilizia e alla ristrutturazione.
Abbiamo colto e apprezzato l’ottimo livello dei contenuti e degli ospiti, i quali hanno affrontato tematiche trasversali alla professione – afferma Andrea Muzio. Come di consueto, negli incontri si è seguito il fil rouge che da sempre caratterizza il percorso dei focus group, ovvero il lavoro di squadra e lo scambio delle competenze, grazie alla creazione di tavoli multi-tematici gestiti e coordinati da colleghi esperti in discipline diverse. Questo è senza dubbio un enorme valore aggiunto al già egregio lavoro dei focus. Perché? Perché permette di avvicinare i professionisti a materie e tematiche sempre nuove, contribuendo così alla definizione dell’architetto come “regista” del processo progettuale e costruttivo. Va infine ricordato, come lo stand non sia stato solo luogo deputato ad accogliere seminari e convegni, ma anche punto di incontro, di scambio e di confronto aperto a tutti. Abbiamo visto persone lavorare, colleghi incontrarsi per una riunione o per un caffè, ma anche studenti e cittadini incuriositi.
Restructura ha dimostrato in modo inequivocabile che i focus group sono il nostro fiore all’occhiello – prosegue Elisabetta Mazzola. Siamo partiti solo lo scorso anno con i nuovi gruppi di lavoro e devo dire che di strada ne abbiamo percorsa tantissima. I convegni sono stati interessantissimi, ricchi di spunti e contenuti, mai noiosi e monotoni. Credetemi, non è facile quando si organizza qualcosa riuscire ad avere questo feedback da parte dei partecipanti. È stato bello osservare che, terminati gli incontri, le persone stavano ancora lì come se fossero quasi dispiaciute che il convegno fosse finito! Sono veramente orgogliosa del lavoro svolto da tutti. L’alto livello raggiunto per me significa in primo luogo che siamo stati capaci in un anno di rafforzarci, di diventare una squadra affiatata, una compagine.
Mi viene in mente una frase di Henry Ford: “Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo”. L’incisività e l’importanza che come Ordine, a mio giudizio, stiamo riuscendo ad avere, anche a livello nazionale, discende della consapevolezza dei singoli professionisti di sentirsi parte viva di un team, tutti attori e autori del successo.