La relazione sui requisiti acustici passivi

Generalmente le relazioni che richiedono misurazioni fonometriche devono essere redatte da Tecnici Competenti in Acustica (TCA). Tale qualifica è definita nella Legge 447/1995 per le valutazioni di clima e impatto acustico e per le misure in opera dei requisiti acustici passivi. Invece, per i calcoli previsionali dei requisiti acustici passivi non vi è una chiara indicazione legislativa. Secondo un documento emanato dal Ministero dell’Ambiente il 28 maggio 1998 qualsiasi “progettista edile” può redigere le relazioni di calcolo previsionale, salvo eventuali differenti indicazioni riportate in Leggi Regionali o Regolamenti Edilizi comunali.

Il corso La relazione sui requisiti acustici passivi, in assenza di un format nazionale, vuole quindi fornire un modello di relazione e sarà, per i professionisti interessati ai temi dell’acustica edilizia, un momento di approfondimento e di confronto operativo sull’analisi delle singole verifiche e sull’utilizzo delle schede tecniche di materiali e sistemi isolanti.

Sul tema dell’acustica, i Comuni possono richiedere tre differenti tipi di relazioni: valutazioni di impatto acustico, clima acustico e requisiti acustici passivi degli edifici. Durante il corso, verrà approfondito quest’ultimo tipo di relazione, gli altri due, come detto sopra, devono esser redatti da un TCA.

Vediamoli brevemente un po’ più nel dettaglio.

Requisiti acustici passivi

Una verifica dei requisiti acustici passivi consiste nel determinare se un edificio di nuova costruzione rispetta specifici valori limite di isolamento dai rumori. Attualmente in Italia sono in vigore i limiti definiti dal DPCM 5/12/1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”. Il Decreto specifica le prestazioni che devono possedere gli edifici in merito a:

  • isolamento dai rumori aerei tra differenti unità immobiliari;
  • isolamento dai rumori esterni;
  • isolamento dai rumori di calpestio;
  • isolamento dai rumori di impianti a funzionamento continuo e discontinuo;
  • tempo di riverberazione negli ambienti scolastici.

I requisiti acustici passivi possono essere calcolati analiticamente e misurati in opera. I limiti imposti dal DPCM si riferiscono alle prestazioni in opera, a edificio ultimato.

Impatto acustico

Le valutazioni di impatto acustico consistono, invece, nel prevedere quanto rumore potrà generare una nuova opera e se tale rumore supererà o meno i limiti di legge in vigore, definiti nei decreti attuativi della Legge 447/1995 “Legge quadro sull’inquinamento acustico”. L’art. 8 indica che devono essere sottoposti a valutazione di impatto acustico: aeroporti, aviosuperfici, eliporti, strade di tipo A (autostrade), B (strade extraurbane principali), C (strade extraurbane secondarie), D (strade urbane di scorrimento), E (strade urbane di quartiere) e F (strade locali), discoteche, circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari o impianti rumorosi, impianti sportivi e ricreativi, ferrovie ed altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia. Le opere devono essere sottoposte a valutazione sia che vengano realizzate ex-novo, sia che vengano modificate o potenziate. Le relazioni di impatto acustico devono essere redatte seguendo le indicazioni riportate nelle Leggi e Delibere regionali

Clima acustico

Le verifiche di clima acustico hanno lo scopo di valutare la rumorosità presente in un’area prima di realizzare una nuova opera. Servono quindi per determinare se l’area è compatibile con la nuova costruzione e prevedere eventuali opere di mitigazione dei rumori. La Legge quadro, sempre all’art. 8, indica che bisogna redigere una valutazione previsionale di clima acustico per le aree interessate alla realizzazione di: scuole e asili nido; ospedali; case di cura e di riposo; parchi pubblici urbani ed extraurbani; nuovi insediamenti residenziali prossimi alle opere che richiedono valutazione di impatto acustico. Anche le relazioni di clima acustico devono essere redatte seguendo le indicazioni riportate nelle Leggi e Delibere regionali.

Il corso La relazione sui requisiti acustici passivi, che si terrà il 17 gennaio 2019 presso la sede dell’Ordine, vuole fornire agli architetti un esempio di relazione da utilizzare come modello per futuri lavori. La partecipazione prevede il riconoscimento di 4 CFP, le iscrizioni sono aperte fino al 20 dicembre.

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