Questa settimana il Focus group Sicurezza illustra brevemente per quali ragioni un committente dovrebbe scegliere un architetto per il ruolo di RSPP, Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.
Punto di forza dell’architetto è la sua formazione, grazie alla quale sviluppa la capacità di progettare a 360°. Questa caratteristica gli permette di muoversi con agilità in ambiti diversi ma fra loro interconnessi: gli edifici, l’analisi tecnica, la sicurezza, l’ambiente, il risparmio energetico sono solo alcuni di questi. La multidisciplinarietà aggiunge ulteriori punti di forza: grande flessibilità, visione d’insieme e ottime capacità di gestione delle problematiche. Inoltre, l’architetto è spesso anche project manager: sa quindi impostare, organizzare e gestire non solo la struttura della sicurezza ma anche le figure interne dell’azienda preposte al ruolo e rende semplici e comprensibili aspetti e/o analisi estremamente tecniche affinchè siano alla portata di tutti.
La sicurezza sui luoghi di lavoro è un progetto e deve essere sviluppata avendo cura di prendere in considerazione in primis le caratteristiche tipologiche del luogo. Scegliere un architetto significa affidarsi a chi ha una visione d’insieme, non focalizzata esclusivamente su aspetti tecnici, ma in grado di raggiungere e coinvolgere l’ambente totale (fisico e sociale) in cui la sicurezza aziendale viene progettata. Queste capacità sono indispensabili anche in caso di interventi finalizzati alla riorganizzazione di ambienti di lavoro, quali uffici o interi ambiti produttivi.
L’integrazione di queste diverse esperienze, fa sì che l’architetto sia anche un ottimo “mediatore culturale”, in grado di:
- favorire una comunicazione efficace tra i soggetti del sistema di prevenzione e protezione;
- impostare la collaborazione e la partecipazione alle azioni di miglioramento della salute lavorativa;
- facilitare la gestione dei conflitti in materia di sicurezza sul lavoro;
- migliorare l’ascolto reciproco e il benessere lavorativo.