Cari colleghi,
venerdì 20 aprile è stato approvato il bilancio dall’assemblea degli iscritti. Si tratta di un momento sempre molto importante perché è l’occasione in cui rendiamo conto con i numeri di come è utilizzata la quota annuale di iscrizione all’albo.
L’alta affluenza (hanno partecipato alla votazione 193 iscritti) è un ottimo segnale dell’attenzione e della partecipazione degli architetti alle attività dell’Ordine. E l’alto numero di consensi (188 favorevoli al bilancio consuntivo 2017 e 181 al preventivo 2018) dimostra che l’operato del Consiglio ha il sostegno della comunità.
Quest’anno le novità sono state molte: innanzitutto abbiamo scelto di presentare un bilancio che tenesse in conto anche della Fondazione. Come abbiamo detto più volte, ci teniamo a presentarci come due realtà altamente sinergiche che operano in modo interdipendente e, pertanto, anche il valore economico delle azioni non può che essere interconnesso. Abbiamo pertanto presentato per la prima volta un bilancio di gruppo che tenesse in considerazione entrate e uscite dei due enti e le relative sovrapposizioni.
La vera novità, tuttavia, è che si sta facendo strada una proposta, concreta, per la nuova sede che abbiamo presentato in assemblea.
Stiamo verificando la possibilità di intervenire su un immobile, che rispecchierebbe molti dei nostri prerequisiti:
in zona centrale, facilmente raggiungibile dagli iscritti, visibile e attrattivo per i cittadini, che prevede un intervento di ristrutturazione e che favorirà la riqualificazione di una porzione del territorio urbano.
Si tratta di un edificio in vendita e stiamo verificando la sostenibilità economica dell’acquisto e dell’intervento di recupero, con il benestare della Città di Torino e la Soprintendenza Beni Architettonici e Culturali del Piemonte.
Anche su questo progetto l’Ordine e la Fondazione operano in modo sinergico:
l’Ordine interloquisce con le istituzioni e con i soggetti economici per accertare la fattibilità dell’operazione; la Fondazione al contrario avvierà un percorso di condivisione con gli iscritti e i cittadini stimolando azioni di partecipazione, promuovendo il dibattito pubblico e programmando un concorso. Un percorso che quindi renderà la progettazione della nuova sede dell’Ordine un caso esemplare di come debbano essere condotte le operazioni di trasformazione del territorio.
Massimo Giuntoli
Presidente Ordine Architetti PPC Torino