Al professionista deve essere riconosciuto un compenso proporzionato all’attività prestata per garantire la dignità dell’architetto e la qualità della progettazione degli spazi e, di conseguenza, della vita della collettività.
L’Ordine degli Architetti di Torino intende lanciare una campagna di sensibilizzazione sul tema nei confronti degli amministratori e dei professionisti. Infatti, nonostante si tratti di un principio indiscutibile e supportato dalla normativa in vigore, sempre più spesso ci si trova di fronte a bandi pubblici che richiedono agli architetti prestazioni professionali a fronte di compensi estremamente sottostimati, se non inesistenti. Bandi a cui, purtroppo, i professionisti partecipano.
L’Ordine di Torino ha recentemente inviato una lettera aperta indirizzata alle amministrazioni pubbliche della Città Metropolitana di Torino, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione degli enti sulle gravi ricadute che questa cattiva prassi comporta per professionisti, PA e la cittadinanza intera.
Ma le pubbliche amministrazioni non sono le uniche parti coinvolte; anche gli architetti hanno un’enorme responsabilità all’interno di questo fenomeno. Infatti nel mondo della progettazione, a differenza di quanto accade in altri settori professionali, per lo stesso tipo di lavoro si assiste alla proposta di preventivi con cifre estremamente distanti tra loro; una situazione inammissibile che confonde il committente e svilisce il decoro della professione.
Gli architetti che accettano di sottostimare di oltre il 50% il valore della propria prestazione non garantiscono la qualità del lavoro e sminuiscono i colleghi che scelgono di non scendere a compromessi, i quali rischiano di perdere credibilità di fronte ai committenti.
Un invito a tutti gli iscritti a puntare sulla qualità e non sull’estremo ribasso per non danneggiare l’intera categoria: #ilProgettoNONèScontato
Leggi la lettera dell’Ordine inviate alle PA dell’area metropolitana