Scambi internazionali nella pratica architettonica: sfide e opportunità

Lunedì 17 marzo si è tenuto l’evento “Polito Studio. Scambi internazionali nella pratica architettonica” presso Toolbox Coworking, organizzato dall’Ordine degli Architetti di Torino in collaborazione con il Politecnico di Torino. L’incontro ha offerto un’importante occasione di confronto sul tema dell’internazionalizzazione in architettura, esplorando le dinamiche globali e le opportunità di collaborazione tra professionisti e istituzioni a livello internazionale.

Il dialogo, introdotto da Michele Bonino, Marta Bottero (Politecnico di Torino) e Peter Jaeger (Ordine degli Architetti), si è concentrato sui rapidi cambiamenti nel mercato e nella società cinesi. Il tema è stato approfondito da Giada Messetti, sinologa e giornalista, che ha offerto una panoramica sugli sviluppi sociali e architettonici nel paese. Messetti ha evidenziato come, nonostante le sfide, la Cina stia cercando di mantenere la sua leadership tecnologica, con un focus sull’autosufficienza e una maggiore apertura alla collaborazione internazionale, soprattutto con l’Europa.

Francesca Spigarelli, direttrice del China Center dell’Università di Macerata, ha poi approfondito la politica economica della Cina, che si è evoluta da un modello incentrato sull’industria manifatturiera a uno che promuove la tecnologia e l’innovazione. In questo contesto, l’università ha un ruolo centrale nel processo di sviluppo locale e nella promozione della conoscenza co-creata, in particolare nei settori dell’architettura e della tecnologia.

Giada Messetti ha sottolineato come la Cina si percepisca ancora come una grande potenza globale, riuscendo a riprendersi rapidamente dalle difficoltà storiche e adattandosi velocemente ai cambiamenti. Francesca Spigarelli ha anche anticipato l’uscita del nuovo documento “China 2035”, che prevede un focus sull’innovazione tecnologica, sull’intelligenza artificiale, sulla creatività e sulla sostenibilità. La Cina, ha spiegato, vuole diventare leader nell’innovazione mondiale, ma lo farà anche puntando su una crescita più inclusiva e sostenibile, per garantire un benessere sociale che accompagni lo sviluppo economico.

Nella seconda parte dell’incontro, la professoressa Valeria Federighi ha fornito una panoramica su Polito Studio, un modello creato per promuovere l’internazionalizzazione e per offrire a professionisti e ricercatori nuove opportunità oltreconfine. I tre team multidisciplinari, composti da progettisti iscritti all’Ordine e docenti e ricercatori del Politecnico, hanno illustrato i progetti realizzati in questi anni nell’ambito dei mercati esterni di Cina e America Latina, attraverso risultati concreti. In chiusura, la professoressa Francesca De Filippi del Politecnico di Torino ha rivolto lo sguardo sull’Africa, in particolare sull’Etiopia, prossimo mercato su cui applicare il modello Polito Studio.

SUN Cheng, Preside della Scuola di Architettura dell’Harbin Institute of Technology, ha introdotto come la Computational Design Practice, un approccio innovativo che integra la tecnologia avanzata e il design computazionale, può essere applicata alla pratica architettonica.

Per rimanere aggiornato, visita il nuovo sito di Polito Studio!

Foto di Jana Sebestova.

Condividi

Ricerca un termine

oppure

Ricerca per argomento