Il 4 aprile si terrà in webinar il corso intitolato “Mappare e analizzare i servizi ecosistemici”. Il corso, che si rivolge a Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Tecnici e Amministratori pubblici, si propone di fornire competenze teoriche e pratiche sul tema dei servizi ecosistemici.
Leggi di più sull’argomento nell’approfondimento della referente del corso, l’arch. Carolina Giaimo.
Garantire effettive capacità di resilienza e di adattamento delle città e dei territori è la sfida che le sollecitazioni poste dai cambiamenti climatici in atto richiedono ai modi di governare, pianificare e progettare città e territori.
Da tempo l’Unione Europea ha indicato come gli ecosistemi naturali e i Servizi Ecosistemici da essi forniti siano in grado di offrire soluzioni innovative e sostenibili ai problemi della società contemporanea. Infatti, i Servizi Ecosistemici sono quei “benefici multipli” forniti gratuitamente dagli ecosistemi al genere umano.
Il suolo fornisce una grande varietà di funzioni e Servizi Ecosistemici, come sottolineato dalle “Guidelines on best practice to limit, mitigate or compensate soil sealing” del gruppo di lavoro della Commissione Europea, e come evidenziato anche dal “Rapporto sul consumo di suolo in Italia” dell’ISPRA.
La maggior parte, se non tutti, i servizi resi dal suolo hanno un’utilità diretta ed indiretta per l’uomo. Appare quindi cruciale, nell’ambito delle iniziative di pianificazione, progettazione e gestione della città e del territorio, saper valutare le ricadute delle diverse scelte di progettuali e pianificatorie attraverso la stima delle variazioni di performance biofisica dei suoli associabili a diversi scenari di assetto insediativo.
Sul fronte della tutela della biodiversità ed in linea con gli indirizzi internazionali, la recente Nature Restoration Law, approvata dal Parlamento europeo, dispone che vengano messe in atto entro il 2030 azioni di ‘ripristino’ che coprano il 20 per cento del territorio marino e terrestre dell’Ue, incluso quello italiano (piemontese, torinese). Tra le disposizioni ve ne sono alcune che hanno effetti diretti sulla pianificazione urbana: infatti il provvedimento prevede infatti che entro il 2030 non si registrino più perdite nette di spazi verdi né di copertura arborea e al tempo stesso dispone, per il 2050, che si produca, nelle aree urbane, un incremento della superficie delle aree verdi pari almeno al 5 per cento della superficie totale urbana, fissando una soglia minima del 10 per cento di copertura arborea in ogni città europea, indipendentemente dalla dimensione della stessa, con l’obbligo di un recupero netto di spazi verdi urbani integrati sia nelle zone edificate sia negli spazi infrastrutturali.
Il corso “Mappare e analizzare i servizi ecosistemici” si propone di fornire competenze teoriche e pratiche sul tema dei servizi ecosistemici, con particolare attenzione alla loro integrazione nel progetto di suolo e nella pianificazione urbanistica e territoriale per promuovere un nuovo modello di sviluppo, assetto e governo del territorio fondato sulla valorizzazione del capitale naturale.
Durante il corso saranno presentate le modalità operative per la valutazione delle performance ecosistemiche dei suoli tramite lo strumento SimulSoil, Un applicativo gratuito (online) realizzato dalla Città metropolitana di Torino con Dist-Politecnico di Torino, Ispra e CSI Piemonte come esito del progetto europeo Life sam4cp.
Il corso dimostrerà come una pianificazione e progettazione di città e territori che integra nei propri processi di elaborazione e decisione la conoscenza (e valutazione) dei benefici ambientali assicurati dal suolo libero, garantisce alla collettività una riduzione consistente del consumo di suolo ed un risparmio complessivo grazie alla tutela delle risorse naturali e delle finanze pubbliche.
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