Il corso Scenari legati alla direttiva “Case Green” e APE in casistiche particolari si terrà il 21 febbraio in webinar e in presenza presso la sede dell’Ordine degli Architetti di Torino, in via Giolitti 1. Iscriviti a questo link per approfondire le tematiche!
In attesa del corso, proponiamo l’approfondimento a cura del referente scientifico del corso, Giovanni Nuvoli.
La Direttiva 2024/1275 e casi particolari e inconsueti
Il patrimonio edilizio residenziale italiano è, in larga parte, obsoleto ed energeticamente inefficiente. La Direttiva 2024/1275 individua la necessità di migliorarne la qualità globale nel lungo periodo con l’obiettivo finale di de-carbonizzarne completamente le emissioni al 2050.
Gli obiettivi di decarbonizzazione a lungo termine sono tuttavia una volta di più in discussione: la situazione derivante dal cambio di passo preannunciato dagli USA e le fragilità interne dell’Unione Europea lasciano presagire mutamenti e variazioni nelle policy europee.
È proprio il paventato proposito di assumere un ruolo di produttore globale energetico degli USA a consigliare prudenza, la sfida degli ultimi trent’anni non è mai stata realmente quella di avere energia a basso costo e di poterla esportare a livello globale. Gli stati che si avvantaggiano dell’esportazione delle loro risorse non si denotano come innovatori o leader, approfittando solo del mercato per incamerare utili in una condizione di sviluppo a basso valore aggiunto.
La situazione dell’Unione europea non è comunque ideale: soddisfare i carichi di base delle nazioni dal gas russo a quello di produzione americana non risolve il problema strutturale della dipendenza dalle zone geopolitiche extra-UE.
Questo pone il tema della effettiva necessità di riqualificare gli edifici non solo per adempiere ai livelli minimi normativi che verranno fissati dalla bozza di Piano Nazionale di Ristrutturazione che gli stati membri devono trasmettere alla commissione entro la fine dell’anno ma per garantire che, anche in presenza di circostanze sempre meno favorevoli, tali edifici possano essere eserciti garantendo condizioni di comfort in modo economico e realistico.
La riqualificazione degli immobili del parco edilizio esistente diventa funzionale al mantenimento del loro valore immobiliare nel tempo: il professionista diventa centrale nella gestione delle nuove sfide sia sotto l’aspetto progettuale e tecnologico che sotto il profilo finanziario.
L’opzione di ridurre i costi di esercizio a fronte di investimenti è inoltre una buona prerogativa per mantenere nel tempo il valore venale dell’immobile garantendone le possibilità di utilizzo. L’attuale possibilità di aumentare i canoni di locazione, ottenere le agevolazioni IVA e la possibilità di stipulare Mutui Green per gli immobili delle classi più efficienti segna la strada di quello che sarà l’effetto della Long Term Renovation Wave prevista dalle policy europee.
Lo sviluppo delle Fonti energetiche rinnovabili che nel settore della nuova costruzione e della riqualificazione energetica stanno contemperando lo switch verso soluzioni più autonome, meno impattanti e più economiche, presuppone che il progettista e il certificatore abbiano ben presente come calcolare e valutare gli scenari complessi che si originano nelle configurazioni polivalenti di impianti che prevedono una compresenza di fossile e rinnovabile.
L’avvio della transizione energetica sta, inoltre, comportando una evoluzione e diffusione di tecnologie elettriche ed ibride in grado di utilizzare le fonti rinnovabili prodotte in loco in configurazioni basate sull’autoconsumo individuale e collettivo (CACER) dell’energia prodotta.
Tali nuove soluzioni impiantistiche rappresentano un nuovo livello di complessità per la redazione della relazione sul contenimento dei consumi (ex L.10/91) e per il rilascio dell’APE: all’interno del corso verranno quindi trattati casi ed esempi specifici relativi alla valutazione e classificazione degli edifici in casi particolari.