È Stefano Lo Russo il nuovo Sindaco alla guida della Città di Torino per i prossimi cinque anni. Presente al confronto tra candidati voluto dall’Ordine lo scorso 22 settembre, «è a lui che va l’augurio di buon lavoro da parte di tutto il Consiglio» afferma la presidente dell’Ordine Maria Cristina Milanese «ed è nelle sue mani che abbiamo il piacere di consegnare le principali richieste all’Amministrazione che abbiamo elaborato in questi giorni in rappresentanza dei 6.888 iscritti dell’Ordine», sottolineando la centralità che gli ordini professionali dovranno avere per rilanciare Torino.
In sintesi, ecco i principali punti emersi sintetizzati dal Consiglio
“Lavoro, coinvolgimento e semplificazione sono le priorità per l’Ordine. Vogliamo essere coinvolti sui tavoli comunali sia quando si parla di piano regolatore, sia quando si parla di Pnrr, perché gli architetti sono coloro che possono concretizzare le visioni di città”.
Quale ruolo può svolgere l’Ordine degli Architetti nella ripresa in termini di ottimizzazione e uso delle risorse del Pnrr?
“La nostra categoria potrebbe rivelare tutto il suo potenziale se fosse presente nella Cabina di Regia regionale sul Pnrr: siamo dei tecnici ma abbiamo una formazione umanistica e saremmo in grado di suggerire le strategie per arrivare ad acquisire e ottimizzare i fondi. Indubbiamente il Pnrr è una grande opportunità per tutti i professionisti che siano architetti, ingegneri, geometri. Un’opportunità che non vogliamo perdere e chiediamo di essere coinvolti dal nuovo Sindaco e dalla nuova amministrazione in maniera più forte”.
La nuova amministrazione cosa dovrebbe migliorare?
“Gli uffici tecnici comunali devono essere potenziati e migliorati. Sono sottodimensionati, manca l’organico, il personale. In questo periodo sono subissati dalla grande richiesta di pratiche edilizie per superbonus e altri incentivi. È una prima richiesta che i candidati hanno colto, capendo bene la necessità di fare assunzioni Gli uffici devono essere in grado di rispondere in maniera veloce anche attraverso lo snellimento della burocrazia per evitare di fare diecimila giri sullo stesso quesito”.