In un contesto lavorativo post-pandemia le responsabilità dei professionisti cui spetta il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione acquisiscono un’importanza sempre maggiore, in termini di informazione, sensibilizzazione e controllo dell’attuazione dei protocolli. Per supportare il lavoro dei professionisti che si occupano di sicurezza sul lavoro o che si trovano a dover applicare la normativa nel proprio contesto lavorativo, la Rete delle Professioni Tecniche ha elaborato una guida con indicazioni aggiornate secondo le nuove direttive del Governo.
Il documento tiene conto delle strategie di prevenzione per mitigare il rischio da contagio negli ambienti di lavoro – ad esempio riorganizzazione del lavoro e utilizzo di DPI – adattandole ai compiti del professionista responsabile della sicurezza sul lavoro.
Il responsabile, e in particolare chi svolge il ruolo di RSPP, deve innanzitutto porsi come supporto e guida all’interno dell’azienda affiancando le altre figure nell’applicazione dei protocolli, fornendo indicazioni adattabili in relazione al contesto specifico e alle specifiche esigenze. Il tutto tenendo conto dell’evoluzione normativa e delle disposizioni degli enti preposti (Ministero della Salute, ISS, INAIL, OMS, ecc.).
In particolare, il documento illustra le azioni che il professionista deve svolgere in base alle diverse fasi lavorative di un’azienda, che includono:
- operazioni di apertura o ripresa dell’attività produttiva;
- individuazione di misure atte a prevenire il contagio correlate al personale aziendale ed alle attività;
- elaborazione del protocollo;
- fornitura dei dispositivi di protezione individuale;
- attuazione di misure di igienizzazione e sanificazione;
- gestione di una persona sintomatica in azienda.
Segnaliamo che, essendo un documento su scala nazionale, non tiene in conto i provvedimenti a livello regionale e locale che ogni professionista è comunque tenuto a rispettare.
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