Ce lo ripetono da giorni ed è, comprensibilmente, divenuto un mantra per il Paese intero: chiunque può fare la propria parte per contribuire a contenere il contagio e per gestire al meglio questa emergenza sanitaria, innanzi tutto rimanendo in casa.
In alcuni casi, poi, è possibile intervenire in maniera più attiva: è quello che crediamo possano fare gli architetti, mettendo a disposizione le proprie competenze professionali a supporto di tutti gli enti coinvolti direttamente nel contrastare la crisi (la Prefettura, la Protezione Civile, l’Unità di Crisi della Regione Piemonte in primis).
Per questa ragione, su proposta di alcuni nostri iscritti e del focus group OAT Protezione civile, insieme all’Ordine degli Ingegneri, abbiamo inviato al Prefetto di Torino una lettera in cui presentiamo la nostra offerta di supporto alla comunità.
All’interno dei nostri Ordini è già attiva una task force di professionisti esperti nella gestione delle emergenze, i quali potrebbero intervenire da subito offrendo il proprio contributo per l’esame delle richieste di autorizzazione alla continuità di attività secondo le disposizioni ministeriali e regionali.
Gli architetti e gli ingegneri potrebbero inoltre occuparsi di:
- operazioni di stima immobiliare, finalizzate alla determinazione del valore di riconversione di complessi edilizi in strutture sanitarie di diagnosi e cura;
- direzione dei lavori di interventi urgenti volti all’attivazione di nuovi reparti di degenza;
- redazione di dichiarazioni di rispondenza di impianti, finalizzata a rendere possibile il riutilizzo di edifici esistenti a fini di realizzare strutture emergenziali di diagnosi e cura;
- verifiche speditive dei requisiti necessari a conseguire l’autorizzazione sanitaria per l’esercizio di nuovi reparti di degenza, servizi di diagnosi ecc. (compreso il supporto alle procedure di verifica eseguite da ARPA e Commissioni di Vigilanza Asl);
- verifiche e collaudi di strutture, componenti edilizie ed impianti, volte alla rapida attivazione di reparti di degenza con nuovi posti letto dedicati all’emergenza;
- verifiche e redazione di documentazione autorizzativa per gli incombenti legati alla prevenzione incendi nelle strutture sanitarie, con particolare riferimento alle esigenze legate ai mutamenti di destinazione d’uso dei reparti di degenza i cui posti letto verranno utilizzati per fronteggiare l’emergenza Covid-19;
- coordinamento della sicurezza nei cantieri temporanei attivati nelle strutture sanitarie e finalizzati all’aumento dei posti letto disponibili per pazienti infettivi;
- ausilio e consulenza agli uffici tecnici degli enti ospedalieri nelle procedure di affidamento di incarichi e di lavori urgenti nel rispetto della normativa vigente;
- attività di supporto ai RUP in tutte le procedure tecnico-amministrative in corso e a venire, finalizzate ad attività relazionate all’emergenza Covid-19;
- attività di ispettore di cantiere, a supporto degli uffici tecnici degli ospedali in cui sono in corso o sono previste attività edilizie ed impiantistiche legate alla situazione emergenziale;
- redazione di pratiche finalizzate a nuovi allacciamenti o a modifiche di contratti esistenti con le società responsabili della distribuzione di acqua potabile, energia elettrica, gas, ecc.
E se necessario di:
- progetti di fattibilità tecnico-economici, volti a determinare i costi e i tempi necessari a convertire immobili e complessi immobiliari a ospedali da utilizzarsi nell’emergenza;
- progettazione di massima, definitiva ed esecutiva di interventi nel campo dell’edilizia sanitaria, con particolare riferimento alla possibilità di attivazione di reparti di terapia intensiva e sub-intensiva.
Se vuoi renderti disponibile per eventuali attività che saranno valutate necessarie dalla Prefettura, puoi scrivere una mail a focusgroup@oato.it.
Come sempre in queste settimane, l’Ordine rimane disponibile per trasferire immediatamente a tutti gli iscritti informazioni puntuali sui comportamenti da adottare nello svolgimento della professione. Rimani aggiornato qui.