Cari colleghi,
attraverso l’incontro di martedì scorso con gli iscritti, abbiamo individuato richieste, proposte e segnalazioni che sottoporremo al neo assessore all’urbanistica della Città di Torino Antonino Iaria e alla Sindaca Chiara Appendino. In sintesi, gli argomenti trattati: promuovere l’investimento sulle grandi opere e il riuso anche temporaneo di contenitori vuoti, adottare procedure di qualità per la trasformazione del territorio, riportare l’attenzione sulle periferie e sull’area metropolitana, far recuperare centralità alla città di Torino.
Bisogna tornare a investire nelle grandi opere e riportare in vita i contenitori vuoti e in disuso che abbiamo ereditato dal passato industriale, anche attraverso usi temporanei, valorizzando il rapporto pubblico-privato per garantire la sostenibilità economica degli interventi. A Torino sono presenti due attori importanti che hanno interesse ad avviare trasformazioni sul territorio urbano: FS Sistemi Urbani che recentemente ha presentato 8 aree (Corso Brunelleschi, Lingotto Parco Salute, Porta Susa Lotto Torre, la stazione storica di Porta Susa, San Paolo, l’edificio storico di Scalo Vallino, Spina 3 e Spina 4) e Cassa Depositi e Prestiti. Le trasformazioni portate avanti devono essere di qualità, basate su procedure di qualità: workshop di progettazione, concorsi di architettura, percorsi di progettazione partecipata, confronti tra professionisti, dibattiti pubblici, …
Bisogna riportare l’attenzione sulle periferie in modo concreto e con una visione di lungo periodo, superando la dicotomia centro-periferia e investendo nella multicentralità. Se a Torino Sud sono previsti interventi di trasformazione, innanzitutto il Parco della Salute, serve invece avviare un progetto sulla parte nord della città, bisogna investire sulla mobilità e portare avanti la realizzazione della linea due della metropolitana, migliorare i trasporti interni e con l’area metropolitana (intesa come seconda cintura).
Bisogna allargare la pianificazione alla Città metropolitana, riprendere in mano il piano strategico per orientare l’orizzonte di intervento sull’area vasta.
Bisogna cambiare i parametri della pianificazione, passando da standard quantitativi a indicatori qualitativi come la lotta ai cambiamenti climatici, la riduzione del consumo di suolo, la messa in sicurezza del territorio e la valorizzazione del territorio rurale.
Nel processo di revisione del piano regolatore in atto, l’Ordine degli architetti, se coinvolto, può dare un utile contributo; il fatto che la delega su questo tema sia ancora nelle mani della Sindaca è una buona notizia perché è indice dell’intenzione politica di portare a compimento il processo e di collegarlo alla definizione di nuove vocazioni per la città.
Torino è esclusa dalla principale direttrice di comunicazione che collega Milano e Napoli: è necessario recuperare centralità investendo sulle infrastrutture all’interno del territorio italiano e verso l’estero. La TAV è un’opera strategica così come il rilancio dell’aeroporto di Caselle, che, secondo i dati di Assaeroporti relativi al 2018, è al quattordicesimo posto della graduatoria degli scali italiani per traffico e, in controtendenza rispetto ai principali aeroporti italiani, perde passeggeri rispetto all’anno precedente.
Torino e il Piemonte sono una porta d’ingresso per l’Europa: è necessario guardare oltre i confini nazionali e investire in marketing territoriale.
Bisogna investire sulla crescita, non è sufficiente un PRG di manutenzione. Bisogna individuare 3 o 4 vocazioni per attirare attività e fermare l’emorragia di abitanti.
Nelle prossime settimane queste osservazioni saranno consegnate all’assessore e alla Sindaca con i quali intendiamo organizzare un incontro pubblico per discutere delle politiche urbanistiche della Città.
Prima di salutarvi, vorrei spendere qualche parola sul Consiglio di Fondazione i cui componenti, come saprete, hanno rassegnato le dimissioni il 18 settembre. Per i dettagli, vi invito a leggere il comunicato pubblicato sul sito; nel frattempo, stiamo lavorando all’individuazione di nuovi consiglieri in modo da rendere operativo il nuovo CdA in tempi rapidi.
Massimo Giuntoli
Presidente Ordine Architetti PPC Torino