Ogni architetto sa che monitorare il comportamento di un edificio è una pratica indispensabile, specialmente quando si tratta di calcolarne il fabbisogno energetico o di verificarne le prestazioni. La simulazione energetica in regime orario dinamico è un metodo di calcolo che si adatta alle prescrizioni delle recenti normative europee e che permette di ottenere analisi precise e realistiche. Il 24 e il 31 ottobre ne parleremo in un corso di otto ore interamente dedicato all’argomento.
Dopo l’introduzione della norma europea EN ISO 52016 sono state proposte alcune soluzioni innovative per il calcolo energetico degli edifici in regime orario dinamico, che potranno sostituire i calcoli a intervalli mensili attualmente in vigore. L’aggiornamento normativo è parte del processo di revisione del pacchetto EPBD da parte del Comitato di normazione europeo su mandato della Commissione europea. Tuttavia, la dilatazione dei tempi di messa in atto di tali novità legislative rende l’utilizzo del modello dinamico orario una scelta facoltativa e non ancora uno standard obbligatorio.
Per scoprire i vantaggi di questo strumento e approfondirne le caratteristiche, abbiamo fatto qualche domanda a Luca Raimondo, vice-coordinatore del Focus group OAT Energia e sostenibilità e referente del corso Simulazione energetica per il sistema edificio-impianto.
«La simulazione energetica in regime orario dinamico permette di calcolare il comportamento di un edificio, ora per ora, nell’arco dei 365 giorni dell’anno in modo più realistico rispetto ad altri metodi di calcolo» ci spiega innanzitutto. «Questo sistema, inoltre, si rivela particolarmente indicato per la progettazione di edifici nZeb in clima mediterraneo, perché permette una valutazione corretta delle prestazioni estive e dei fabbisogni per il raffrescamento».
Ma quali sono le sue applicazioni? La simulazione oraria consente in primo luogo di calcolare il valore delle varie temperature e il carico termico sensibile e latente per riscaldamento e raffrescamento, in entrambi i casi naturalmente con durata di intervallo oraria e non mensile. Essa include anche il calcolo del fabbisogno energetico e delle condizioni termoigrometriche dell’aria per le operazioni di umidificazione o deumidificazione.
Tra i benefici, bisogna senza dubbio segnalare la possibilità di operare un confronto tra soluzioni di progetto alternative, in modo da offrire al professionista e al committente l’opportunità di eseguire valutazioni maggiormente consapevoli. L’uso della media oraria rende inoltre più accurato il calcolo degli effetti dei fenomeni di intermittenza e dei sistemi di controllo dell’impianto.
Il calcolo orario mediante la UNI EN ISO 52016, in definitiva, appare come un metodo preciso e approfondito; esso, inoltre, non comporta una maggiore difficoltà per il professionista poiché la descrizione dell’edificio avviene attraverso pochi e semplici dati in più rispetto a quella richiesta per l’attuale calcolo mensile. È quindi plausibile – e auspicabile – che venga ben presto adottato in maniera definitiva per il calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici.
Se questa panoramica sul calcolo orario dinamico ti ha incuriosito e vorresti saperne di più, puoi ascoltare direttamente le parole di Luca Raimondo e dell’ingegnere Laurent Socal, i due relatori del corso Simulazione energetica per il sistema edificio-impianto, durante le lezioni che si svolgeranno nella nostra sede giovedì 24 e giovedì 31 ottobre dalle 13.30 alle 17.30. Il corso, della durata di 8 ore e della valenza di 8 CFP, approfondirà le questioni teoriche e analizzerà diversi casi studio, in modo da fornire ai partecipanti un quadro il più possibile completo. La scadenza per iscriversi è il 3 ottobre 2019.