L’articolo 17 del disegno di legge di Bilancio istituisce una Centrale di progettazione delle opere pubbliche con la funzione di offrire servizi di assistenza tecnica e di assicurare standard di qualità per la preparazione e la valutazione dei progetti da parte delle amministrazioni pubbliche centrali e periferiche.
Il Consiglio Nazionale degli Architetti chiede la soppressione dell’articolo o la sua modifica per cambiare il ruolo della Centrale. Se, infatti, l’articolo venisse approvato come attualmente formulato sorgerebbero alcune criticità importanti:
- l’eliminazione del principio di concorrenza in un settore oggetto di ordinarie procedure a evidenza pubblica;
- la riduzione, per i giovani professionisti, della possibilità di acquisizione di esperienze e competenze;
- la sovrapposizione di ruoli fra “controllori” e “controllati” con conseguente riduzione sia della qualità delle prestazioni professionali sia del livello di trasparenza relativo al processo di esecuzione delle opere pubbliche.
Il Consiglio Nazionale degli Architetti chiede, in primis, la soppressione dell’articolo 17. In alternativa intende aprire un dialogo con il Governo per la modifica dell’articolo sostituendo la Centrale di progettazione con una Centrale per la programmazione e il monitoraggio delle opere pubbliche che si occupi di sviluppare valutazioni organiche e complessive sulle opere pubbliche, nel rispetto dell’autonomia funzionale delle singole amministrazioni, per quanto concerne le procedure di progettazione, realizzazione e monitoraggio.
Infatti, secondo il CNA, il rilancio degli investimenti in opere pubbliche in Italia può partire attraverso un piano di programmazione strategica delle infrastrutture, che consenta un controllo e un monitoraggio dei costi-benefici, comprenda la preventiva valutazione di impatto sociale delle opere e favorisca l’accesso al credito delle PA.
Il tema sarà dibattuto il 14 e il 15 dicembre in occasione della Conferenza Nazionale degli Ordini che si terrà a Torino.