Progettazione consapevole

La conoscenza dei significati profondi dello spazio, della forma, della misura, della luce, del colore e di molti altri parametri è fondamentale per la corretta progettazione dello spazio architettonico, anche in base alla destinazione funzionale.

Il corso Progettazione consapevole programmato per i lunedì 3, 10 e 17 dicembre, vuole essere un percorso teorico e pratico, attraverso l’esplorazione di discipline consuete e inconsuete, ossia non abituali nella sfera della formazione accademica, affinché il professionista nei propri progetti tenga sempre conto della vivibilità e della qualità degli ambienti interni.

La progettazione, infatti, è cambiata in modo radicale negli ultimi 15 anni. Quando bioedilizia, bioarchitettura e sostenibilità hanno conquistato la scena dell’architettura, si è iniziato a discutere di ambienti, in particolar modo di spazi confinati in cui trascorriamo tutta la nostra esistenza: la casa, l’ufficio, la palestra, ecc. Nasce così il concetto di terza pelle poiché segue l’epidermide e gli abiti, rispettivamente prima e seconda pelle.

Nei corsi di studio di architettura, alcune materie sono state riprese e implementate. La progettazione bioclimatica, fondata sul risparmio energetico, ad esempio, si realizza fra le altre cose con una progettazione consapevole dell’involucro. L’illuminotecnica è diventata illuminotronica: l’obiettivo è progettare non solo con la luce ma anche con le ombre, tenendo conto della loro alternanza per ottimizzare l’uso dell’occhio. In ambito acustico, invece, non si parla esclusivamente di insonorizzazione ma di mescolanza fra suono e silenzio.

Inoltre, esistono altre discipline che gli architetti dovrebbero studiare: la prossemica, lo studio della misura e della forma, l’interazione tra gli esseri umani all’interno dello spazio abitato, la cinetica (ossia lo studio dei movimenti del corpo), le neuroscienze (per indagare gli aspetti percettivi: ciò che fa star bene/male, accoglienza/respingimento, indirizzazione delle persone), l’antropologia, la sociologia, la psicologia dell’architettura e molte altre. Tutte, infatti, offrono strumenti differenti per comprendere meglio come rendere uno spazio adatto alle persone che dovranno vivere al suo interno. Queste sono le cosiddette discipline aliene, poiché non si studiano all’università ma devono essere approfondite personalmente dall’architetto.

Il corso Progettazione consapevole vuole quindi sensibilizzare i professionisti a fare scelte sempre più corrette e consapevoli affinché diano vita a spazi abitabili e sostenibili, che rispondano alle funzioni richieste. La partecipazione prevede il riconoscimento di 12 CFP, le iscrizioni sono aperte fino al 15 novembre.

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