Il 70% degli edifici in Italia è precedente al 1970, quindi precedente alla normativa antisismica e energetica. L’ecobonus e il sismabonus sono due leve fiscali importanti per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio.
Il tema è molto attuale e riserva ai professionisti nuove opportunità lavorative, ma quanto gli architetti conoscono questi strumenti? Ecobonus e sismabonus è il corso che vuole fornire ai professionisti le conoscenze per assistere il committente nel percorso edilizio, normativo e fiscale per il riuso “sicuro” degli edifici.
In cosa consistono ecobonus e sismabonus? Facciamo chiarezza su queste due agevolazioni!
L’ecobonus consente a privati e società di detrarre dall’IRPEF o dall’IRES una parte delle spese sostenute, sino al 31 dicembre 2018, per interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti e sino al 31 dicembre 2021 per i medesimi interventi eseguiti su parti comuni dei condomini.
Le detrazioni del 65% o del 50% per interventi sulle abitazioni riguardano le spese sostenute ai fini di: miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni, pavimenti, finestre e infissi); installazione di pannelli solari; sostituzione di impianti di climatizzazione invernale; interventi di domotica, cioè installazione di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento. Fra queste, la detrazione Irpef non sarà più pari al 65% per tutti i lavori effettuati ma passerà al 50% per: sostituzione e posa in opera di infissi; sostituzione e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con l’installazione di caldaie a condensazione e a biomassa; installazione schermature solari. Le detrazioni al 70% o 75% riguardano invece interventi di tipo condominiale. Tale detrazione vale per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 con il limite di spesa di 40.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio.
L’importo massimo di spesa ammessa per usufruire dell’ecobonus è:
- 100.000 euro per gli interventi di riqualificazione energetica;
- 60.000 euro per gli interventi sull’involucro dell’edificio;
- 30.000 euro per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, ovvero installazione di impianti dotati di caldaie a condensazione, pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia;
- 60.000 euro per l’installazione di pannelli solari utili alla produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università.
Il sismabonus, invece, consente a privati e società di detrarre dall’IRPEF o dall’IRES una parte delle spese sostenute, entro il 31 dicembre 2021, per interventi di messa in sicurezza statica delle abitazioni e degli immobili a destinazione produttiva situati nelle zone sismiche. Obiettivo: migliorare la classe di rischio degli immobili che si trovano nelle zone 1-2 (alta pericolosità) e 3 (minor rischio). La detrazione varia dal 50% all’85% su un ammontare complessivo di spesa non superiore a 96.000 euro per unità immobiliare e va ripartita in 5 quote annuali di pari importo.
La detrazione parte dal 50% delle spese nel caso in cui l’intervento non migliori la classe sismica e sale quando la realizzazione degli interventi produce una riduzione del rischio sismico: gli interventi che determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore usufruiscono della detrazione del 70%, mentre gli interventi che permettono il passaggio a due classi di rischio inferiori godono della detrazione dell’80%.
Per gli edifici condominiali, le detrazioni sono: 75%, nel caso di passaggio a una classe di rischio inferiore; 85%, quando si passa a due classi di rischio inferiori.
Il sismabonus può essere fruito anche da coloro che decidono di demolire e ricostruire un immobile di proprietà con la stessa volumetria, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica.
Per un privato usufruire di queste agevolazioni è un’opportunità da non perdere ma l’iter non è sempre chiaro e spesso il committente non ne è a conoscenza. Il corso Ecobonus e sismabonus, in programma a ottobre, grazie all’intervento di esperti di discipline diverse, vuole fare il punto sulla normativa di riferimento, i casi di applicazioni, i procedimenti autorizzativi, le responsabilità e le opportunità e fornire all’architetto tutte le nozioni indispensabili per seguire il cliente a 360° durante il percorso di riqualificazione della propria abitazione. 8 CFP riconosciuti.