Tre giorni per discutere di futuro, precisamente del futuro della professione, dell’abitare, delle città e dei territori. L’VIII Congresso Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori, che si terrà dal 5 al 7 luglio a Roma, a distanza di molto tempo – sono passati dieci anni dall’ultimo congresso tenutosi a Palermo – vuole essere punto di arrivo di un percorso promosso dal CNAPPC in tutto il Paese in collaborazione con gli Ordini territoriali e punto di partenza per l’attuazione di un nuovo paradigma.
Il programma, disponibile on-line, è molto intenso. Fra i temi che verranno affrontati: una nuova legge per lo sviluppo delle città del futuro prossimo, una legge per l’architettura, le città italiane e le loro trasformazioni, l’agenda urbana 2030, le città del futuro e il ruolo dello Stato, il consumo di suolo, la rigenerazione urbana, la salute delle e nelle città, sviluppi e squilibri nell’Italia di oggi, l’intelligenza collettiva, il ruolo sociale dell’architetto e molto altro ancora.
Il modello designato per il futuro mette al centro la qualità della vita urbana, realizzata a misura d’uomo. La città è il focus delle proposte che il Congresso Nazionale intende lanciare per realizzare una politica strategica. Città come luogo attrativo e desiderabile da molteplici punti di vista; il luogo dove voler vivere, lavorare, studiare, conoscere, dove incontrare gli altri, trovare nuovi stimoli e anche divertirsi.
Non mancheranno poi gli interventi dedicati agli Ordini territoriali. Fra questi, sabato mattina è previsto quello del presidente dell’Ordine degli Architetti di Torino; Massimo Giuntoli si farà portavoce degli Ordini del Piemonte e della Valle d’Aosta affrontando il tema del lavoro e dell’innovazione.
Appuntamento all’Auditorium Parco della Musica di Roma da giovedì 5 a sabato 7 luglio 2018.