Mantenere al sicuro le vite umane e tutelare i beni e l’ambiente: sono questi gli obiettivi della prevenzione incendi, un tema di interesse pubblico per cui sono necessarie norme, provvedimenti, misure e azioni uniformi su tutto il territorio nazionale e non solo. Il DM 03/08/15 nasce, infatti, per semplificare il precedente corpo normativo e aderire al progresso tecnologico e agli standard internazionali. Avendo rilevanza interdisciplinare ed essendo indispensabile per evitare l’insorgenza di un incendio o per limitarne le conseguenze, è utile in ogni ambito caratterizzato dall’esposizione al rischio (pericoli causati da sostanze nocive, prodotti da costruzione, energia, radiazioni) e su tutti i luoghi di lavoro.
Per progettare in sicurezza anche gli architetti sono tenuti a conoscere il “Codice di Prevenzione Incendi” attualmente in vigore, il quale si suddivide in 4 sezioni:
- G – Generalità “RTO”
- S – Strategia antincendio “RTO”
- V – Regole tecniche verticali “RTV”
- M – Metodi “FSE”
Nella prima sezione, Generalità, vengono elencati termini e definizioni per stabilire un linguaggio comune e garantire un’applicazione uniforme. Si fa riferimento alle metodologie di progettazione della sicurezza antincendio finalizzate al raggiungimento degli obiettivi primari della prevenzione incendi e sono definiti i profili di rischio delle attività e i metodi per la loro determinazione. Nella sezione S per ognuna delle misure antincendio individuate sono indicati i criteri per l’attribuzione dei livelli di prestazione e la scelta delle soluzioni progettuali. Per ogni livello di prestazione sono specificate sia soluzioni conformi che soluzioni alternative. Le Regole Tecniche Verticali sono, invece, disposizioni normative applicabili a una specifica attività. Questa parte fornisce indicazioni ulteriori rispetto a quelle presenti nel Codice, che devono comunque essere applicate. L’ultima sezione, la M ha come oggetto la metodologia per l’ingegneria della sicurezza antincendio (ISO/TR 13387): in seguito a una valutazione scientifica del fenomeno della combustione, degli effetti degli incendi e del comportamento umano vengono applicati principi ingegneristici, con l’obiettivo di proteggere le vite umane, l’ambiente e i beni, quantificare il rischio d’incendio e i relativi effetti e valutare con metodo analitico le misure antincendio ottimali a limitare le conseguenze.
Gli iscritti interessati ad acquisire competenze in questo ambito potranno seguire il corso dedicato “Norme tecniche prevenzione incendi” che si terrà martedì 12 giugno dalle ore 8.30 alle ore 17.30 presso la sede dell’Ordine. Tenuto da un funzionario del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, sarà per gli iscritti un’occasione per fare chiarezza sul Codice in vigore grazie al contributo di chi sa bene quanto possa essere fondamentale prevenire in modo corretto il rischio di esplosioni e incendi. La frequenza e il superamento del test finale danno diritto a 8 CFP, e l’attestazione è valevole ai fini dell’aggiornamento antincendio art. 7 DM 05/08/11 (4 ore di aggiornamento).